Digital transformation e BIM: i digital trends che influenzeranno il settore construction

Nell’ultimo decennio, l’innovazione nel settore delle costruzioni è sempre stata legata a doppio filo al Building Information Modelling e alle enormi potenzialità che questa metodologia comporta per l’intero comparto, sia nel settore privato sia in quello pubblico.
L’avvento del BIM sta cambiando l’intero workflow operativo, portando la Digital Transformation attraverso ogni processo lungo tutta la filiera, a partire dalla progettazione, realizzazione, messa in opera, gestione e manutenzione fino alla dismissione delle opere.
L’impatto sui professionisti è notevole, in quanto l’implementazione della metodologia BIM è lontana dall’essere assorbita da tutti gli stakeholder del settore. Ma se da un lato il BIM continua ad essere l’elemento di maggior risonanza nell’ambito delle costruzioni, dall’altro il suo sviluppo non può avvenire senza che si tenga conto del vero motore della IV Rivoluzione Industriale attualmente in atto: la Digital Transformation.

La Digital Transformation come motore per l’evoluzione del BIM

È il processo di Digital Transformation su ampia scala ad essere fonte del continuo rinnovamento del mondo come lo conosciamo, ma quali sono le reali implicazioni della digitalizzazione quando la si analizza in relazione agli aspetti quotidiani?
Andando a prendere in esame i principali trend di espansione del mondo digital previsti per il 2021, possiamo osservare come ogni tema trascinante porti conseguenze e miglioramenti potenzialmente applicabili ad ogni settore.

L’impatto della Digital Transformation in atto sul mondo AEC

Prendiamo ad esempio il settore delle costruzioni ed effettuiamo questo esercizio elencando i top trend di digitalizzazione e tecnologia discussi dalla rivista Forbes in due articoli in cui si parla appunto dei Digital Transformation Trends per il 2021  e dei cinque più importanti trend tecnologici. Questi fenomeni che risonanza possono avere sul mondo AEC?

1. Connettività 5G: è da anni che se ne parla e finalmente la connessione ultra veloce è alle porte. Sono già in commercio dispositivi in grado di supportarla, mentre la rete infrastrutturale è in corso di implementazione. Il maggior ricorso allo smart working ha evidenziato la fondamentalità di avere a disposizione una connettività affidabile ed efficiente.
Il Building Information Modeling è per definizione un processo collaborativo, che prevede il supporto di piattaforme cloud quali gli Ambienti di Condivisione Dati. Chi ha anche solo una limitata familiarità con la modellazione 3D è in grado di testimoniare l’ingente quantità di dati che vengono sviluppati. Una connettività 5G impatterà sull’interscambio dei dati e sull’accessibilità alle piattaforme cloud.
Altro elemento di notevole rilievo è la sempre maggiore diffusione di sensori e tecnologie applicati agli edifici che presuppongono una raccolta e lavorazione in tempo reale dei dati, per andare a popolare il “digital twins” degli edifici in cui ogni giorno viviamo e relazionarli alle esigenze per le quali utilizziamo le tecnologie di rilevamento di informazioni, come ad esempio i sistemi domotici.

2. Piattaforme Cloud e SaaS: lo sviluppo di piattaforme digitali di storage e condivisione di dati è oggi ben lontana dagli albori ove “il cloud” era considerato da tutti un luogo mitologico ed etereo. È questo uno degli ambiti in cui la Digital Transformation ha prodotto i risultati più ampi e diffusi nella popolazione: oggi infatti il concetto di Cloud è ben radicato in chiunque possegga uno smartphone. Fanno parte di questa categoria tutte le piattaforme CDE fornite in modalità SaaSSoftware as a Service – e regolamentate dalla normativa nazionale che, all’interno del Decreto Ministeriale 560/2017 e nella norma UNI 11337, determinano i parametri dell’ ACDat il cui uso è obbligatorio in quanto obbligatoria è l’applicazione del BIM nelle procedure di affidamento di lavori pubblici con importo fino a 15 milioni di euro (nel 2021, ma il BIM per i servizi pubblici sarà esteso a qualsiasi opera entro il 2025).

3. Cybersecurity: durante il 2020 è stata registrata una notevole diminuzione di furti nelle abitazioni, ma un aumento esponenziale di truffe e furti online. Dotarsi di strumenti e strategie di cybersecurity è fondamentale per chiunque condivida informazioni su cloud. Conservare la proprietà dei dati e garantirne la loro sicurezza è compito anche degli attori del settore delle costruzioni, in particolare delle figure responsabili delle piattaforme che devono mettere in atto le procedure necessarie alla sicurezza dei dati di progetti e persone coinvolti lungo il workflow progettuale di un’opera.

4. Data Analytics: è la scienza che si occupa di analizzare i dati e leggerne relazioni, creare un sistema di organizzazione e processarli secondo ragionamenti basati sull’esperienza e su pattern predefiniti.
Allo stesso modo nel settore AEC è utile fare ricorso alla Data Analytics all’interno delle organizzazioni in modo da evolvere il potenziale dei dati, soprattutto nella fase di Facility Management, in cui il Data Management è fondamentale.

5. Intelligenza Artificiale (AI): all’aumentare dei dati digitali aumenta anche la complessità delle relazioni tra i dati stessi e delle diverse funzioni affidate a sistemi automatizzati. La sfida del futuro è far sì che i sistemi tecnologici possano sostituirsi all’uomo operando scelte basate sull’analisi dei dati parametrizzati secondo algoritmi, creando scenari e riadattandosi sulla base di ciò che viene appreso durante le diverse fasi di calcolo, con lo scopo di massimizzare i risultati attesi minimizzando errori e rischi. Nel campo dell’industria delle costruzioni è fondamentale l’applicazione dell’analisi predittiva e del machine learning per la valutazione, ad esempio, di scenari di rischio o della soluzione migliore applicata al contesto progettuale o in cantiere. La combinazione tra algoritmi di Intelligenza Artificiale e progettazione prende il nome di Generative Design.

6. Robotica, Droni e Automazione dei Veicoli: sicurezza ed efficienza sono le due tematiche alla base delle tecnologie di automazione di qualsiasi sistema. Oggi l’aderenza a questi principi si traduce nella diminuzione del fattore umano in contesti in cui un errore o la presenza stessa di una operatore può comportare un rischio per le persone. Ecco che l’utilizzo di droni o sistemi di comando a distanza di determinate attrezzature in cantiere può portare ad una riduzione notevole nel numero degli incidenti sul lavoro.

7. VR, AR, MR: la virtualizzazione delle esperienze è stata un’evoluzione indispensabile e una conseguenza imprescindibile in periodo di pandemia. Ecco che le tecnologie di Realtà Aumentata, Virtuale e Mista vengono in aiuto, moltiplicandosi nelle potenzialità di applicazione e migliorandosi nella qualità. In ambito real estate oggi è possibile effettuare l’intero tour di un appartamento a Dubai senza muoversi dal proprio divano di casa, grazie ad un modello 3D dell’edificio e un semplice visore VR. Anche in questo senso l’attuale condizione mondiale – pur nella sua drammaticità umana ed economica – è senza dubbio stata un importante fattore di accelerazione nei processi di Digital Transformation in atto.

8. Flessibilità dei dispositivi elettronici: la ricerca e lo sviluppo nel campo dei dispositivi mobili ha portato sul mercato dei device dalle dimensioni ridottissime, ma con potenzialità quasi alla pari di un notebook. Diventa quindi possibile lavorare ovunque, anche attraverso un semplice tablet o telefono. L’utilizzo di dispositivi mobili in cantiere consente l’accesso a tutta la documentazione progettuale in qualsiasi momento e a qualsiasi attore di progetto.

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